Mia e Lucio si conoscono un pomeriggio nel reparto di oncologia dell’ospedale locale. Hanno rispettivamente 37 e 40 anni. E se non fosse che sono entrambi terrorizzati dall’idea di morire, si accorgerebbero subito che non si tratta di un incontro qualunque.
Ma come si fa a riconoscere la vita mentre si sta guardando in faccia la morte? Ed è possibile immaginare un futuro se non si è sicuri di avercelo? È più o meno da qui che Bianco parte per raccontare l’incontro tra due anime che, per potersi afferrare, devono prima di tutto riuscire a restare attaccate ai propri corpi.

 

Col passare degli anni, quando il tempo davanti appare sempre meno e i capelli pian piano si imbiancano, si tende a guardare al passato, rifugiandosi proustianamente nei ricordi, alla ricerca di un tempo perduto che, col pensiero e la tinta per capelli, ci si illude di poter ritrovare. È questo il modo in cui funzionano più meno tutti gli esseri umani, almeno quelli che hanno la fortuna di invecchiare.
Ma se in età giovanile ci si trova davanti a una diagnosi spaventosa, allora tutto cambia. E la vita si trasforma in una disperata
ricerca del tempo futuro, un tempo sconosciuto e attraente, dalle tinte forti, al quale è impossibile pensare di rinunciare. E a quel punto persino la vecchiaia viene idealizzata. Che poi in fondo, a pensarci
bene, la durata della vita è appena sufficiente ad elaborare l’idea della morte. E la vecchiaia, da molti, vista come un’ingiusta punizione, è in realtà una fedele alleata, che col suo carico di bruttezza e sofferenza, ci
aiuta a separarci dalle gioie e dalla bellezza per renderci più sopportabile la fine.

 

BIANCO

Testo e regia Giuseppe Tantillo
Con Valentina Carli e Giuseppe Tantillo
Scenografia Antonio Panzuto
Costumi Alessandro Lai
Assistente alla regia Andrea Console
Un progetto bestfriend_teatro
Foto di scena Manuela Giusto, Massimiliano Ferrante
Una produzione Binario Vivo / Accademia perduta
Romagna teatri / Teatri molisani

Giuseppe Tantillo, Segnalazione speciale 52° Premio
Riccione per il Teatro, premio Vincenzo Cerami come miglior
giovane attore, biennale College Teatro under 40 nel 2018.

Valentina Carli, premio Artari per il teatro, ha vinto il Premio
Le Maschere del Teatro Italiano come Miglior Attrice/Attore
emergente nel 2022.

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