Mia e Lucio si conoscono un pomeriggio nel reparto di oncologia dell’ospedale locale. Hanno rispettivamente 37 e 40 anni. E se non fosse che sono entrambi terrorizzati dall’idea di morire, si accorgerebbero subito che non si tratta di un incontro qualunque. Ma come si fa a riconoscere la vita mentre si sta guardando in faccia la morte? Ed è possibile immaginare un futuro se non si è sicuri di avercelo? È più o meno da qui che Bianco parte per raccontare l’incontro tra due persone che, per potersi afferrare, devono prima di tutto riuscire a restare attaccate ai propri corpi.

BIANCO affronta dunque il tema del tempo e di come la malattia ne modifichi la percezione. E lo fa con un tono leggero, forse l’unico adatto ad affrontare certi argomenti. Si tratta quindi di una commedia che cerca (invano) di trovare un senso alla nostra presenza su questo pianeta.

Testo e Regia Giuseppe Tantillo.

Con Giuseppe Tantillo e Valentina Carli

Scenografia Antonio Panzuto

Costumi Alessandro Lai

Assistente alla regia Andrea Console

Produzione Binario Vivo 

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