Ispirato all’omonimo romanzo illustrato dell’irlandese Aidan Hehir, ne rielabora la storia – il viaggio di un professore irlandese da Sarajevo al Memoriale del Genocidio di Srebrenica – grazie a un coro di donne narratrici, figure sospese al di là del tempo e dello spazio, interpretate da attrici provenienti da Bosnia, Ucraina e Rwanda.
Attraverso la fusione di materiali originali, teatro fisico, proiezioni animate e testimonianze personali, lo spettacolo traccia paralleli urgenti tra le atrocità del passato e il presente, ponendo una domanda fondamentale: come possiamo trasformare la memoria in un atto di resistenza, in un monito, in un invito all’azione collettiva?
“Con “I Fiori di Srebrenica” non volevo ricreare uno spettacolo che commemorasse solamente il genocidio avvenuto in Bosnia,” afferma la Regista Lara Parmiani “volevo creare una pièce che invitasse il pubblico ad ascoltare. A capire come una storia – radicata in uno specifico posto, uno specifico tempo e in così tante persone – potesse superare i confini e parlare a tutti noi”.
I fiori di Srebrenica
Un viaggio teatrale nella memoria e nell’oggi
Regista Lara Parmiani
Drammaturgia Lara Parmiani in collaborazione con Becka McFadden
Aiuto Regista Angela Poulima
Coreografa Becka McFadden
Proiezioni Edalia Day
Tecnica del suono Jovana Backovič
Scenografia e Costumi Isabella Van Braeckel
Luci: Skylar Turnbull Hurd
Producer Amy Sze
Cast: Selma Alispahić, Taz Munyaneza, Valeriia Poholsha, Edin Suljić, Jeremiah O’Connor
LegalAliens Theatre è una compagnia teatrale fondata nel 2012 dalla regista e attrice italiana Lara Parmiani. Riconosciuta come Theatre of Sanctuary e con sede a Haringey, nel Nord di Londra, porta in scena migranti e rifugiati come partecipanti, artisti e creativi. Ispirato dai grandi pionieri del Novecento (Brecht, Boal, Brook, Lecoq, Bogart), il gruppo ha sviluppato però un linguaggio originale e graffiante: dalle traduzioni di testi contemporanei europei, agli adattamenti di romanzi, alla drammaturgia collettiva, le loro produzioni resistono al tokenismo, decostruiscono i cliché e scardinano le narrazioni dominanti, riaffermando la potenza trasformativa del teatro. Umorismo, fisicità e forti elementi visivi sono parte fondamentale dell’estetica di LegalAliens Theatre.



