La prova
Fede dirige un’agenzia di comunicazione che deve vincere la gara per un importante spot contro la discriminazione femminile. Tina è la creativa chiamata per fare la differenza su un argomento così delicato. Richiamarla è un rischio perché, testa calda, l’ultima volta lei se n’era andata dopo una feroce discussione che ha coinvolto anche Edo, amministratore dell’agenzia e, da allora, suo ex compagno. Mentre aspettano l’arrivo in ufficio di Fede, Tina spiega a Edo di non voler accettare la proposta di lavoro perché la sera precedente, a cena, il capo ha avuto un comportamento sgradevole.
Si è solo trattato di una carezza sulla spalla, ma Fede le ha accarezzato proprio la spalla nuda, non l’altra coperta dalla manica, e la cosa le ha dato una sensazione inquietante. È possibile dimostrare che quella carezza inchioda Fede come un predatore? È possibile per lui dimostrare il contrario? Il cliente arriva nel pomeriggio per valutare la proposta creativa, ancora non ci sono idee convincenti da presentargli e, nel dipanarsi di battute al vetriolo e segreti inconfessati, la discussione rischia di degenerare completamente. Lucy, attuale compagna di Fede, non riesce a credere alla versione di Tina, anche perché loro due si sono odiate fin dal primo giorno, ma in questa situazione dovranno essere alleate per capire che cosa sia successo davvero. È possibile dimostrare che quella carezza inchioda Fede come un predatore? È possibile quando Lucy scaraventa in faccia a Fede un intero vasetto di yogurt sporcandogli la camicia che aveva scelto con cura proprio per la presentazione del progetto.
Nel silenzio che segue questo gesto di rabbia da parte di Lucy, sentiamo Tina scoppiare a ridere e, a seguire, vediamo Fede fare lo stesso. Edo e Lucy sulle prime non capiscono, ma la sensazione d’essere stati presi per il culo da quei due li colpisce come una secchiata d’acqua gelida che li lascia senza fiato. Scopriamo infatti che la carezza con cui Tina ha accusato Fede è stata, in realtà, un’idea dei due creativi per scatenare un brain storming che facesse affiorare pregiudizi e idee, le più radicali possibili sulla discriminazione di genere, così da ispirare una campagna popolare ma anche provocatoria e aggressiva al punto giusto.
La prova è una commedia spiazzante che fa esplodere una sassaiola di battute senza esclusione di colpi intorno al paradossale gioco di ruoli tra maschio e femmina, ponendoci di fronte ad un’inquietante domanda: è davvero possibile, dopo millenni di evoluzione dell’homo sapiens, pensare a un predatore senza complici?
Di Bruno Fornasari
Con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Marta Belloni, Orsetta Borghero
Regia Bruno Fornasari
Produzione Teatro Filodrammatici di Milano
«Gli stereotipi su sessismo e femminismo sono smascherati dal contrasto tra parole e fatti.» (Simona Spaventa, La Repubblica).