L’ASSEDIO
un workshop
a cura di Lisa Ferlazzo Natoli Alessandro Ferroni
lacasadargilla
Assèdio s. m. [der. Di assediare]. – 1. Insieme di operazioni militari che vengono svolte intorno a una piazzaforte per determinarne la resa. 2. estens. Assedio economico, l’isolamento di un paese dal mercato mondiale. 3.Figurato. a. Schieramento di persone che si collocano intorno o davanti a un luogo per tenerlo isolato. b. Azione d’attacco che tende a indebolire o far cadere una difesa, a indurre alla resa, in senso proprio e traslato. c. Ressa, pressione, esercitata sulla mente o sull’animo da pensieri, preoccupazioni e sim. 4. Stato d’a.: denominazione usata in passato per indicare la situazione giuridica caratterizzata da temporanea sospensione di alcune leggi o addirittura della costituzione.
Siamo in fondo tutti sotto assedio in questo sistema socio economico di “comunicazione armata”. Cosa si staglia nel nostro orizzonte quotidiano che – come un cavallo di Troia – è in procinto di entrare o è già entrato nelle nostre case, nelle vite e le immaginazioni, modificando irreversibilmente il rapporto con gli altri e con la nostra percezione di futuro. Cosa siamo disposti a sacrificare sul campo del reale pur di sopravvivere, per resistere o assoggettare queste forze esterne? Disposti dunque a tramutarci da assediati a assedianti. Possiamo dunque considerare l’assedio come un luogo o iperoggetto capace di raccogliere desideri, paure e immaginazioni nelle diverse scritture tracciate dai singoli interpreti di un concerto a più voci.
Rotta di lavoro In questi 3 giorni di indagine con interpreti, autori e autrici, andremo a raccogliere questioni, immaginazioni e storie minute di ciò che la nozione di assedio produce in noi tutti. Il primo giorno sarà intorno a un tavolo, per ragionare – in termini tematici, immaginifici e teatrali – sui materiali che già ci sono e costruire una piccola Tool Box con cui lavorare.
Nei due giorni successivi avrà inizio un’indagine sul punto di vista – il nostro e quello dell’altro – lungo una traccia indicata ai partecipanti alla fine del primo giorno, a cui seguirà un approfondimento in forma di scrittura scenica a soggetto regolata intorno a certi temi, prospettive e situazioni. A questo secondo livello seguirà un esercizio lungo l’asse temporale, passato e futuro, di biografie personali e collettive per mettere in atto una scrittura per quelle che abbiamo chiamato figure drammaturgiche. Per accennare ‘monografie’ fatte di ossessioni, immagini ostinate, brandelli di memorie, flash, incontri, incidenti. E allenare una scrittura per epidemia, dove la propria storia potrà concludersi o essere raccolta e re-indirizzata da chi ci è accanto. E scendere, con i mezzi del teatro, seppure nell’arco breve di 3 giorni, nelle maglie di un “assedio” che sembra – tanto più oggi, qui ed ora – disegnare ogni nostro orizzonte.
È più semplice di quel che sembra e infinitamente più divertente.
Lisa Ferlazzo Natoli
Regia
Autrice, attrice e regista. Fra le numerose regie e scritture originali si selezionano: La casa d’argilla, Il libro delle domande, Foto di gruppo in un interno, l’opera lirica La bella dormente nel bosco, Ascesa e rovina della città di Mahagonny da Brecht, Jakob von Gunten da Walser, L’amore del cuore di Caryl Churchill. Cura la direzione artistica di diversi progetti, fra cui Wake up! Bagliori della primavera araba e IF/Invasioni (dal) Futuro. Nel 2015 dirige Lear di Edward Bond e sempre di Bond il radiodramma The Testament of This Day. È co-autrice nel 2017 con Gianluca Ruggeri e interprete di Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme. Nel 2019 vince il premio Ubu alla regia per When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell (produzione ERT con Teatro di Roma e Teatro Due di Parma). Co-dirige inoltre con Alessandro Ferroni, il radiodramma Distant Lights from Dark Places, sempre di Bovell. Nel 2022 firma la co-regia con Alessandro Ferroni de Il Ministero della Solitudine, che vince nel 2023 il premio Ubu come miglior regia. Sempre con Alessandro Ferroni, nel 2023, firma la regia di Anatomia di un suicidio, una produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, vincitore di 5 premi Ubu fra cui miglior spettacolo, miglior regia, miglior testo straniero. Sempre nel 2023 riceve il Premio Hystrio al percorso di regia. Nel 2024 co-dirige con Alessandro Ferroni, Uccellini di Rosalinda Conti (una produzione La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello in co produzione con Romaeuropa Festival e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa) e Beautiful Creatures. Storie di lupi, di lantanidi e ginestre, opera site specific per il Teatro Fabbricone di Prato ispirata a Giuliano Scabia (una produzione MET). Sempre nel 2024 cura con PAV la direzione artistica del cantiere europeo di drammaturgia contemporanea PLAYGROUND.
Alessandro Ferroni
regia, spazio scenico, paesaggi sonori
È regista, disegnatore del suono, documentarista. Realizza i documentari Hijos del Sol e In Zona Mia. È co-autore con Lisa Ferlazzo Natoli, Maddalena Parise e Alice Palazzi del progetto Ascesa e rovina della città di Mahagonny. È co-ideatore di IF/Invasioni (dal) Futuro. Cura la regia delle immagini di Katzelmacher da Fassbinder; il disegno del suono di Jakob von Gunten da Walser e di Lear di Bond, progetto di cui è anche ideatore. È co-autore con Maddalena Parise della regia per immagini di Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme e autore del documentario La nonna è andata a votare. È co-ideatore dello spettacolo When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, del radiodramma Distant Lights from Dark Places, sempre di Bovell. È co-regista, con Lisa Ferlazzo Natoli, de Il Ministero della Solitudine. che vince nel 2023 il premio Ubu come miglior regia. Nel 2023 firma la co-regia, sempre con Lisa Ferlazzo Natoli, di Anatomia di un suicidio, una produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa che vince 5 premi Ubu come miglior spettacolo, miglior regia, miglior testo straniero, miglior attore e miglior attrice under 35. Nel 2024 co-dirige, con Lisa Ferlazzo Natoli, Uccellini di Rosalinda Conti (una produzione La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello in co produzione con Romaeuropa Festival e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa) e, sempre con Lisa Ferlazzo Natoli, Beautiful Creatures. Storie di lupi, di lantanidi e ginestre, opera site specific per il Teatro Fabbricone di Prato ispirata a Giuliano Scabia (una produzione MET).