Nel dicembre 1969, una bomba esplode alla Banca dell’Agricoltura di Milano: è la strage di Piazza Fontana. Nei giorni successivi, l’anarchico Giuseppe Pinelli viene trattenuto in Questura oltre i limiti di legge e muore precipitando da una finestra. La versione ufficiale parla di “morte accidentale”, ma le contraddizioni sono molte. Nessuno sarà mai ritenuto colpevole. Da questo fatto reale nasce Morte accidentale di un anarchico, una delle opere più celebri e feroci di Dario Fo: una farsa brillante e dissacrante che smaschera le bugie del potere con intelligenza e sarcasmo. Una risata amara che ci ricorda come la verità sia spesso una conquista da difendere, ieri come oggi.
Morte accidentale di un anarchico
dall’omonimo libro di Dario Fo e Franca Rame
regia Carlo Scorrano
con gli attori, le attrici e i musicisti di Binario Vivo
produzioni Binario Vivo
in collaborazione con la biblioteca Franco Serantini