La protagonista di questa storia si chiama Assunta.
La sua è una storia un po’ complicata, una storia sbagliata, una storia che va raccontata. Una storia che indaga le problematiche delle donne nel mondo del lavoro.
Racconta l’intero arco della sua vita lavorativa, dai primi lavoretti pre-laurea, ai colloqui – in cui alle donne viene ancora chiesto se abbiano intenzione di crearsi una famiglia, se siano sposate o fidanzate – fino all’ingresso nel mondo lavorativo vero e proprio dove emergeranno le problematiche di cui noi donne siamo molto spesso vittime: la disparità di genere, quella salariale, il mobbing, part time involontari.
Attraverso il percorso della protagonista si vedrà quindi come le donne si ritrovino ad affrontare sempre le stesse problematiche, mai risolte negli anni. Colloqui e dinamiche come tormentoni, uguali in ogni settore e a ogni livello.
Un triste gioco dell’oca.
Questo testo è basato su storie vere di lavoro e nasce grazie a tante interviste fatte a lavoratrici del terziario, che poi ho elaborato, provando a restituire uno spaccato della nostra società, per una presa di posizione civile e civica, facendo leva sulla parità di genere.
Spesso guardiamo alle statistiche, alle percentuali, dimenticando che non si parla di numeri ma di persone e dei loro diritti rispetto ai quali viviamo quotidianamente e in ogni ambito una pericolosa regressione.
Sempre in bilico tra comico e drammatico, una storia che sottolinea la forza della voce delle donne, dove la lotta di una è la lotta di tutte.
Assunta
vita morte e miracoli di una lavoratrice moderna
uno spettacolo di e con Laura Pozone
ideazione e ricerca Laura Pozone
collaborazione drammaturgica Massimiliano Loizzi
co-direzione Massimiliano Loizzi e Laura Pozone