Introduzione: definizione di Commedia dell’Arte e importanza di Pulcinella.
Napoli tra 1600-1700: contesto socio-culturale e musicalità della città.
Danze e gesti: esempi di coreografie tipiche e loro funzione scenica.
Canti e musiche: brani e motivi ricorrenti nelle rappresentazioni.
Pulcinella come simbolo: analisi della sua funzione sociale e della sua critica velata.
Eredità: come Pulcinella ha influenzato la comicità napoletana e le trace della Commedia dell’Arte nelle forme successive.
Conclusione: risonanza contemporanea e spunti di ricerca guardando all’oggi e al domani sia nel linguaggio del corpo che nella dialettica onomatopeica.
Pulcinella, maschera iconica della Commedia dell’Arte, nasce nella tradizione napoletana del Seicento e diventa figura centrale nel panorama teatrale di Napoli tra il 1600 e il 1700. In questa epoca, la città è crocevia di culture, musica, danze popolari e canti tradizionali, e Pulcinella intercetta tutto: la povertà, l’astuzia, l’inganno bonario e la resilienza. Le sue gag e improvvisazioni, spesso guidate da astuzia e malizia bonaria, riflettono la vita quotidiana della gente comune napoletana, tra vicoli, taverne e cortili.
Danze e gesti:
la pantomima, le marce de tamburo, i balli di piazza e le brevi coreografie che accompagnano le scenette.
Canti popolari:
canzoni improvvisate e motivi musicali tipici della tradizione napoletana, che accompagnano le buffonate e segnano i momenti narrativi.
Figura di Pulcinella:
il servitore astuto e singolarmente adattabile, che usa la parlantina, l’inganno e l’umorismo per raggirare potere e ricchi, ma spesso con una vena critica verso l’ordine sociale.
Contesto storico:
Napoli tra il XVII e XVIII secolo, con la presenza di compagnie ambulanti e teatri popolari, in fermento culturale e sociale, dove la commedia dell’arte si intreccia con musiche, danze e spettacoli di strada.
Trasformazioni:
dal teatro di strada alle sale più pubbliche, fino all’influenza su altre forme di spettacolo napoletano, mantenendo una connessione forte con la tradizione orale.
In questo contesto Pulcinella emerge come personaggio ricorrente sia nelle opere autoriali dei grandi maestri di scuola napoletana sia nel repertorio popolare, con una presenza significativa nelle arie sceniche e nelle cantate.
Arie dei maestri di scuola napoletana:
Le Arie per Pulcinella spesso valorizzano la parlantina agile, l’inganno bonario e l’autoironia del personaggio.
Compositori chiave:
figure legate alla tradizione napoletana e all’intrattenimento di cortile e teatro di via, che integrano elementi popolari con una scrittura cantata più formale tra ritmo vivace, accompagnamento di tamburelli e strumenti popolari, melodia orecchiabile e uso di ritornelli che facilitano la partecipazione del pubblico. Pulcinella è presente in canzoni di strada, cantate da ouvriers, saltimbanchi e cantori popolari, dove la figura è iconica e facilmente riconoscibile.
Testi e motivi:
temi di astuzia, povertà, critica sociale velata, con linguaggio colloquiale e refrains coinvolgenti.
Funzione:
divertire, ma anche offrire una riflessione velata sulla condizione degli strati popolari, ridere delle miserie e ribaltare momentaneamente l’autorità.
Le arie di Pulcinella hanno influenzato la comicità musicale napoletana, lasciando tracce in generi successivi come la canzone popolare napoletana e la commedia dell’arte musicale.
Continuità tra palcoscenico ufficiale e repertorio popolare: una stessa immagine sonora e tematica raggiunge pubblico ampio, rinforzando la figura come emblema della cultura napoletana.
Ideazione Nando Citarella
Maschere di: Gaetano Mosca – Antonio Fava – Osvaldo Salvi – Nando Citarella
Una produzione Compagnia “La Paranza Associazione Culturale APS.
Nando Citarella
Musicista, attore, cantante e studioso delle tradizioni
popolari, teatrali e coreutico-musicali italiane e mediterranee,ha studiato e collaborato con importanti maestri artisti come: Lydia Biondi,Eduardo De Filippo, Dario Fo, Linsday Kemp, Roberto De Simone, Ugo Gregoretti ,Nicola Piovani,Gigi Magni e Andrea Camilleri.
Inizia il suo percorso artistico nel 1978 con Lydia Biondi e l’MTM mimoteatromovimento al Convento Occupato di Roma. Ha seguito i suoi studi di Canto sotto la guida della maestra Maria Rohrmann dal 1985 al 2009 e con Alfredo Kraus e Walter Blazer in Italia e negli Stati Uniti d’America. Vincitore nel 1981 del premio della Critica Discografica.(con Francesco Manente) Nel giugno 2003 viene nominato socio onorario dell’Albo degli Scrittori e degli Artisti Italiani ed Europei per la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Dal 1987 è direttore artistico della Compagnia “La Paranza” da lui fondata insieme studiosi ed esperti di tradizioni popolari. Dal 1990 collabora prima con il CRM(Centro di Musicoterapia fondato da Gianluigi di Franco) e poi con l’Isfom quale esperto e docente di Tradizioni Popolari,Ricerca,Terapia Folclore e Movimento.Nel 1994 su commissione del Roma Europa Festival fonda I Tamburi del Vesuvio progetto pioniere sull’intercultura musicale tra danza ,ritmo e vocalità con musicisti di diversi paesi(Africa,Spagna,Marocco,Brasile,Stati Uniti,India,Italia,Giappone)in collaborazione con Timba scuola di percussioni di cui è stato docente.Ha inciso dischi sia da solo che in gruppo, da Dindirinella(1980 Vincitore nell’81 del premio della Critica Discografica con Francesco Manente),a “Magna Mater” con i Tamburi del Vesuvio( 2011 alfa music) e “Deh vieni alla finestra”(2011 nandus vesuvianus) con il chitarrista Francesco Taranto(con cui collabora a progetti sulla chitarra romantica).Ha vestito i panni del “Giullare” nelle trasmissioni “Domenica in” con Pippo Baudo , nel “Castello di Partita Doppia”in “Varietà””Il Gioco dell’Oca”e infine in “Luna Park”(la Luna Nera!) .Con Frizzi, Venier, Magalli, Falchi, Lambertucci,Carlucci,Conti,Bonolis, dal ’92 al 2000.Ha collaborato con il Teatro Marrucino di Chieti(‘98/2008)per la “Passio et Resurrectio” di Sergio Rendine eseguita in mondovisione sia a Roma(2000) che a Pompei(’98) e Gerusalemme nel (‘00/’06)sotto la direzione di Gianluigi Gemetti,Marzio Conti e Maurizio Dones. Con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha collaborato per un progetto sulla”Pusteggia” incidendo anche un cd(‘A Pusteggia 2001 finisterre) sotto la direzione di Luciano Bellini portandolo in tour(2009/2010) in Italia,Germania,Francia,Belgio e Stati Uniti. Sempre in quegli anni ha collaborato in qualità di docente e regista al “Progetto Mediterraneo” un mare di culture per l’ATAM ideato e diretto da Andrea Camilleri. Dal 2000 al 2010 tiene laboratori sul Canto Popolare Italiano e sulle Danze del Sud-Italia presso il distaccamento del Conservatorio di Salisburgo in Puchberg e Wels. E’ ideatore fondatore e direttore artistico di “Etnie”(1991) con l’Accademia Musicale Interamnense (laboratori sulle tradizioni popolari e intercultura).Ha fondato il Coordinamento Nazionale del Diritto alla Musica nel 2008 di cui è vice presidente sempre nel 2008 il suo lavoro “Mozart al Chiaro di Luna” vince il premio della critica musicale come miglior produzione in Lettonia e Kazakistan. Nel 2009 debutta all’Auditorium Parco della Musica in Roma con il lavoro “A solo….e un po’ in Compagnia” che poi porta alla Carnegie Recital Hall di New York festeggiando i suoi 50 anni ed i 30 anni di palcoscenico accanto a John La Barbera e Alessandra Belloni e di Seguito con l’Orchestre National de Lyon e della Gevandhause di Lipsia sotto la direzione del M° Jun Merkul. Dal 2001 al 2011 è il “Posteggiatore” della trasmissione radiofonica di Radiouno “Ho Perso il Trend” con Bassignano e Luzzi.Ha collaborato al progetto di Leonardo Petrillo sulla Commedia dell’Arte”Gli innamorati immaginari” in qualità di docente e curatore delle musiche di scena.E’ promotore del Progetto Folk Nostrum(la rotta verso le culture del Mediterraneo)che ha visto la prima traversata del Mare Nostrum sui temi di incontro tra Spagna e Italia(Danza-Canto-Musica).Collabora attivamente con Patrick Vaillant ed il Melonious Quartet con Lucilla Galeazzi(di cui è ospite sia nell’ultimo lavoro discografico che dal vivo”Festa Italiana”.Con Mauro Palmas e Pietro Cernuto ha formato il “TA-MA” trio con la collaborazione di Elena Ledda,tra classico e tradizione( Sardegna-Campania-Sicilia) debuttando all’Expo Jazz 2013 di Cagliari. Da poco ha pubblicato il suo ultimo lavoro con i Tamburi del Vesuvio “Carosonando”(alfa music) omaggio a Renato Carosone(tra jazz e tradizione) con un tour nelle maggiori città italiane. Ha partecipato con “La Paranza” quale unico ensemble italiano al Festival “Mozartiana” tenutosi a Gdansk il 20/21 agosto 2013 con il progetto “Mozart e la musica dell’antico mare”(da lui ideato e arrangiato con il M° Pietro Cernuto) e ancora il 18 settembre 2013 ha presentato a Oviedo(Asturie) il suo progetto “Magna Mater” sinfonico (orchestrazioni del M° Pietro Pisano) con l’Orchestra Oviedo Filarmonia diretta dal M° Marzio Conti per la Sociedad Ovetense de Festejo.Nel novembre 2013 è ospite con “La Paranza” del Festival Breaking Arts di Canton(Cina) ove ha tenuto concerti conferenze e laboratori sulle Tradizioni popolari italiane. E’ stato ospite del Festival del Camminare a Bolzano(ama molto il trekking ed il lento camminare)nel mese di maggio siua con il progetto Cafè Loti che con Eugenio Bennato. Ha chiuso la rassegna Luglio Suona bene alla Cavea dell’Auditorium Paro della Musica di Roma Con La Notte del Caffè(viaggio nella musica dei caffè del Mediterraneo) con il tutto esaurito e con grande successo di pubblico e critica. Ospite dell’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna presso la Cappella Paolina del Quirinale in veste di solista sulle canzoni delle trincee(progetto sui canti popolari della Grande Guerra)per i concerti di Radiotre. Nel 2014 ha pubblicato il lavoro “Mozart a sud di Napoli” tra i 20 finalisti del premio Tenco e menzione speciale per il Premio Loano portandolo in alcuni importanti festival. Nel 2015 ha prodotto con Heliconia e Stefano Saletti il progetto “Carmina Burana nella tradizione popolare” per il Luglio suona bene alla Cavea del parco della musica di Roma e per l’Anfiteatro Festival di Albano. Nel 2016 ha pubblicato un libro documentario sulla storia del Concertino Folclorico degli Screpanti di Rocca di Papa, frutto di una ricerca sulle realtà musicali dei Castelli Romani cofinanziato dalla Regione Lazio e dallo stesso Comune di Rocca di Papa. L’obiettivo era quello di sensibilizzare i giovani alla riscoperta delle proprie tradizioni. Segue poi il progetto Cafè Loti con Stefano Saletti e Pejman Tadayon anche questo tra i 20 finalisti del premio Tenco e con il TA-MA trio(Pietro Cernuto e Mauro Palmas) il cd “Voglio un chilo di pane” Ha partecipato ai Festival di Jesi e Filottrano con il Mozart a sud di Napoli e ha cantato il primo maggio nella Basilica si S Bernardino a L’Aquila, il Requiem “Les Ritals” di Luciano Bellini per commemorare i 60 anni della sciagura di Marcinelle con l’Orchestra e il coro del Conservatorio Alfredo Casella de’L’Aquila in qualità di Tenore solista e polistrumentista Il lavoro è stato presentato a Bruxelles e Charleroi per la Comunità Europea.Nel 2019 con Tamburi del Vesuvio è chiamato ad aprire il Concertone Finale della Notte della Taranta davanti a 280.000 spettatori a Melpignano . Nel 2020 pubblica con Tamburi del Vesuvio MUSECA per l’etichetta Alfa Music anche questo tra i primi 6 finalisti del Premio Loano per la Musica Tradizionale e al Premio Tenco, portato in tour nei maggiori Festival italiani ed europei da Vienna ad Amburgo e Marsiglia. Nel 2021 e 2022 è invitato come esperto della vocalità popolare e napoletana dal Conservatorio di Marsiglia e dal Sestetto a Plectre de la Mediterranee diretto da Vincent Beer Demander a far parte dei Progetti: Fantasia Napoletana e Noel Napolitain come Solista e Interprete dei canti della Tradizione Popolare Napoletana e docente di Canto Popolare per studenti del Conservatorio stesso con Tour in tutta la Francia del sud dipartimento Bouche du Rhone i cui concerti furono trasmessi in diretta e differita da France 3 National
Sempre nel 2022 ha inaugurato La Stagione dei Concerti in Trio con Tamburi del Vesuvio alla Radio Konzert Hause Orf 2 di Vienna e di seguito all’Accademia Filarmonica Romana tra il 2023 e il 2024 ha partecipato in qualità di voce solista in Tour Italiano ed Europeo(Serbia,Slovenia,Belgio,Germania,Austria,Romania,Portogallo,Francia) con il Progetto A Sud di Bella Ciao con Riccardo Tesi, Maurizio Geri, Ginevra Di Marco, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Gabriella Aiello, Francesco Savoretti, Alessio Lega, Claudio Carboni e sempre nel 2024 di nuovo al Festival Notte della Taranta Itinerante con Museca dei TdV. Ha appena debuttato in qualità maestro di canto e curatore delle musiche di Due Preti di Troppo lavoro di Antonio Grosso appena partito in tour nazionale nei teatri italiani di tradizione fino al dicembre 2025. Ha inaugurato la Stagione 2025 al Kinos Fest di Lubjana in gennaio con A Sud di Bella Ciao.E’stato docente di Canto Popolare dal 2020 al 2024 presso il Conservatorio di Musica A.Casella a L’Aquila per il Dipartimento di Musiche Tradizionali creato proprio nel 2020. Nel prossimo marzo 2025 terrà una master class su Canto e Tamburo tra classico e tradizione(dalla villanella al madrigale passando per moresche e tammurriate) presso Xenia Accademia di Berlino in collaborazione con Hochschule für Musik Hanns Eisler.